Con la vittoria di Trump negli Usa si consuma la disfatta definitiva di un’idea elitaria e oligarchia dei progressisti nel mondo.
Da sinistra con il movimento no globale, da Seattle a Genova, avevamo provato ad invertire la rotta contestando radicalmente un campo democratico che stava smarrendo il suo popolo.
Invece di cogliere l’occasione di quella spinta, i movimenti sono stati prima repressi e poi saccheggiati da partiti e partitini.
Ora quel vuoto lascia il campo libero ad una nuova destra reazionaria che pare unica interprete di una rabbia sociale sacrosanta.
Ma per resistere intanto una buona notizia tra le tante negative è di fronte a noi: la fine di quell’idea sbagliata che i progressisti devono stare con le oligarchie finanziarie e non invece tornare tra il popolo.