Un’idea di Walter Nastasi e Gianluca Cantisani

Premessa

Il Patrimonio Pubblico non si valorizza svendendolo, ma utilizzandolo. Un bene comune che si difende affermando diritti ed esprimendo partecipazione attiva e democratica. Un bene di cui tutti possono fruire e di cui tutti si prendono cura.

Patrimonio Pubblico è una risorsa, un capitale, che può contribuire a produrre ricchezza. Ricchezza culturale, sociale, economica ed occupazionale, nonché contribuire all’accoglienza. Luogo di inclusione sociale e culturale.
Non una battaglia in difesa, ma esattamente all’opposto. Un battaglia propositiva in cui tutti si riconoscono o possono riconoscersi e partecipare. Un patrimonio che si difende proprio se lo si utilizza.
Una priorità su cui investire da subito è il Patrimonio immobiliare scolastico: le scuole!

Da qui la proposta di SCUOLE APERTE …


Proposta

 

Scuole aperte 7/7 da utilizzare negli orari extra didattici. Dobbiamo trasformarle in nuove piazze, portandole al centro della comunità. Trasformarle in luoghi di animazione nei quartieri, di educazione non formale (sana alimentazione praticata attraverso il sostegno ai GAS, consumo equo e solidale, educazione ambientale, etc) , di aggregazione sociale, di integrazione, di proposta culturale, di sport, di occupazione per giovani, donne/mamme e immigrati. Piazze sicure, frequentate da bambini e da adulti, come fatto alla scuola Di Donato all’Esquilino.

Le amministrazioni locali devono favorire quest’utilizzo, non solo attraverso atti formali/amministrativi, ma anche attraverso la promozione di una rete di esperienze e di scambio, stimolo alla nascita di associazioni di genitori e perché no, di nonni .

Il problema non è riempire il contenitore (sappiamo esserci una riserva di gratuità, ci sono tante proposte, tanta ricchezza nei cittadini …). NON si vuole togliere nulla alla scuola, tutt’altro. Il rapporto che i cittadini devono sviluppare con le scuole è nella logica della SUSSUDIARIETA’. Aprire le scuole al pomeriggio e nel fine settimana per attività ed iniziative AGGIUNTIVE.

L’esperienza della Scuola Di Donato all’Esquilino (www.genitorididonato.it) è stato in questi anni un laboratorio di sussidiarietà che può fare da guida; cittadini che hanno spinto avanti la scuola in un momento di grande difficoltà, genitori che hanno aperto e collegato la scuola al territorio, una comunità territoriale che ha partecipato ai processi di scambio interculturale, una istituzione scuola inclusiva che si è lasciata contaminare e che oggi è un riferimento educativo per il rione (e la città tutta), una istituzione comunale e municipale che ha sostenuto questo percorso innovativo di “comunità educante” e che oggi può replicarlo in tutta la città.